Il Big Mat Bsc Grosseto chiude la prima fase della stagione con un secondo posto da incorniciare. Raggiunta la storica qualificazione alla poule scudetto, i biancorossi non sono riusciti a imporsi in trasferta contro il Nettuno 1945. Dopo la prima sconfitta stagionale in gara uno, il match della sera si è chiuso sul risultato di 7-3 in favore dei laziali, complici anche alcune assenze importanti come quella di Del Toro.
La gara ha visto passare in vantaggio la squadra ospite nel secondo inning con il punto messo a segno da Pasquini Sweed. Nella terza ripresa il Nettuno ha ribaltato la situazione, portandosi sul 5-1, per poi nel quinto inning aumentare il divario di altri due punti. Nell’ottava ripresa, infine, Cappuccini e Diaz conquistano per l’ultima volta in questa prima parte di stagione casa base, portando il parziale sul definitivo 7-3 in favore della formazione laziale.
Da sottolineare il ritorno in campo Tiberi, finalmente recuperato dall’infortunio che l’ha tenuto fuori per tutta la prima parte della stagione e che adesso potrà aiutare i suoi compagni in poule scudetto.
Successione punti
Big Mat Bsc Grosseto: 010 000 020
Nettuno 1945: 005 020 000
Battitori
Big Mat Bsc Grosseto: Piccini 9 (0/3, Cappuccini 0/0), Diaz 5 (1/3), Rodriguez Reyes 6 (2/4, Secinaro 0/0), Scull Zayas DH (0/3), Backstrom 3 (1/3, Pancellini 0/0), Funzione 7 (0/4), Pasquini Sweed 8 (1/3), Milli 2 (1/4), Tiberi 4 (0/2, Luciani 0/2);
Nettuno 1945: Sellaroli 4 (1/5), Grimaudo 9 (2/3), Rosa Paniagua 7 (0/4), Mercuri 6 (3/4), Annunxiata Nino 3 (1/3, Venditti 0/0), Giordani 8 (0/1, Scerrato 1/2), Trinci 2 (0/4), Zazza 5 (1/4), Barbona DH (0/2, Mazzanti 0/1).
Lanciatori
Big Mat Bsc Grosseto: Faria Acosta (L, 2.0 Ip, 3 H, 4 R, 4 Er, 2 Bb, 3 So), Doba (3.0 Ip, 4 H, 3 R, 3 Er, 1 Bb, So 2), Marquez Coronado (2.0 Ip, 2 H, 1 Bb, 2 So), Sireus (1.0 Ip, 1 So);
Nettuno 1945: Liguori (6.2 Ip, 4 H, 1 R, 1 Er, 2 Bb, 7 So), Paula (0.2 Ip, 2 H, 2 R, 2 Er, 2 Bb, 1 So), Martines (1.2 Ip, 2 So).
Arbitro capo: Marco Taurelli
Arbitro 1B: Valfrido Migliorini
Foto di Michele Guerrini.